Diffrazione dei raggi X (XRD)

Tipo di indagine Analisi qualitativa e semiquantitativa su campione
Rilevamento di materiali solidi cristallini
Campo di applicazione Componenti cristallini presenti in pigmenti, depositi inquinanti, prodotti di corrosione di materiali organici e inorganici
Oggetto d'indagine Campioni in polvere; scaglie di policromia
Metodica Registrazione degli angoli e dei picchi di diffrazione degli elementi cristallini di un campione ridotto in polvere ed esposto ai raggi X
Campionamento 0,5 grammi di materia in polvere o microcampioni di 5 mm di lato in caso di tecniche combinate d'indagine (rilevatori a pellicola fotografica o camera di Gandolfi)
Informazioni ricavabili Individuazione materiali costitutivi a struttura cristallina presenti nel campione esaminato; controllo della stabilità dei sali in base alla discriminazione delle fasi cristalline
Sensibilità Scarsa sensibilità; non rilevabili i composti in concentrazione inferiore al 5%
Vantaggi/svantaggi Possibilità di sfruttamento del campione per ulteriori indagini; sensibilità ridotta in caso di miscele di cristalli; necessità di munirsi di sistemi di protezione dai raggi X
Lettura dati Restituzione dei dati tramite un tracciato degli impulsi registrati (diffrattogramma)
Interpretazione laboriosa in caso di campioni con molti composti costitutivi
Tecniche analitiche associate Microdiffrazione: misurazioni con microdiffratometro PSPC, microdiffratometro MDG; ripresa fotografica con camere fotografiche a polveri
Costi Alti