L'elemento
visuale più importante in una vetrata è il colore attraversato
dalla luce: se un dipinto su tela riflette la luce, una vetrata
diventa luce. L'effetto prodotto da un vetro colorato dipende da
vari fattori: dalla qualità della luce, dalla natura del colore
stesso, dalla dimensione della tessera di vetro, dalla distanza
dell'osservatore e dal rapporto tra i colori. La luce naturale è
la migliore fonte luminosa per una vetrata. Il variare della luminosità,
dovuto alle condizioni atmosferiche, determina improvvisi cambiamenti
di tono nei colori e la luce diffondendosi enfatizza alcuni colori
e ne spegne altri.
Accostamenti
cromatici
Un
colore letto isolato sulla lastra è diverso da quello che si recepisce
quando lo si vede accostato ad un altro, e sebbene il fenomeno si
verifichi anche con colori su supporti opachi, con supporti trasparenti
l'effetto si accentua con il combinarsi con i fenomeni della luce;
un blu vicino ad un rosso, per esempio, può sembrare verdastro,
ma lo stesso blu vicino ad un ambra o a un giallo oro può sembrare
blu puro. La complicata dinamica di queste variazioni sarà oggetto
di grande attenzione da parte del creatore della vetrata. In realtà,
la qualità radiante della luce trasmessa varia rispetto a ciascun
colore poiché
alcuni
colori "recedono" ed altri "avanzano" o si "espandono"
Blu
Il
Blu è irradiante, tende ad espandersi. Accostato ad un rosso,
oltrepassa la linea scura del piombo ed orla il rosso di porpora.
Inoltre il blu è un eccellente colore di fondo, ma su una vasta
superficie dovrebbe essere interrotto con tessere rosse, verdi o
gialle. I cosiddetti blu cobalto vanno usati con moderazione perché
hanno la tendenza ad avanzare, spesso esprimendo una forza eccessiva,
rispetto allo spazio accordato, sovrastando gli altri colori, svilendoli.
Rosso
Il
Rosso è brillante ma recede. Risulta bene isolato e a distanza
rimpicciolisce notevolmente. Se si dipinge su una tessera rossa,
i tratti appariranno più sottili di quanto non sarebbero se fossero
dipinti su altri colori. Un tocco di rosso può contenere la tendenza
ad espandersi di un altro colore.
Bianco
Il
Bianco è un colore che si espande ma non come il blu. Il blu
scivola sul colore accanto e lo modifica, il bianco appare semplicemente
a una certa distanza. Negli sfondi delle vetrate gotiche il bianco
è usato per contenere il blu; quando si usavano dei riquadri
blu per sfondo, ad esempio, si usava contornarli di bianco e si
inseriva nelle intersezioni di quattro riquadri una piccola tessera
rossa. In questo modo si otteneva uno sfondo equilibrato per per
gli inserti dipinti della vetrata.
Altri
colori
Gli altri colori si inseriscono bene tra questi tre. Il Giallo,
per esempio, assume proprietà del bianco ma è un po' più isolato
e si espande solo accostato a colori della sua scala cromatica,
cioè dall'arancio al giallo limone. Il Verde è mutevole
più di ogni altro colore. Un verde brillante accostato a un blu
cobalto, apparirà molto più tenue, impoverendo l'effetto generale.
Il Porpora diventa blu accanto al rosso e rosso accanto al
blu. L'Arancio e il giallo sono colori caldi quando il rosso è dominante;
il suo tono più cupo, come il bruno, è un ottimo colore di
tramite.
QUALITÀ DEI VETRI COLORATI
BLU
-
irradiante
ROSSO
-
brillante, ma recede
BIANCO
-
irradiante
VERDE
-
mutevole
PORPORA
-
mutevole
ARANCIO
-
caldo vicino al rosso
BRUNO
-
buon colore di tramite
Caratteristiche
fisiche della lastra
I
vetri usati per realizzare vetrate sono di diversa qualità ed hanno
quindi delle caratteristiche fisiche differenti che influiscono
sulla trasmissione della luce e quindi sulla percezione del colore.
Tali qualità sono
la
trasparenza, la superficie e la struttura interna.
La
scelta di usare vetri trasparenti opachi con diverso grado di opacità
e trasparenza nella realizzazione di una vetrata è influenzata dalla
sua funzione e dalle caratteristiche ambientali del luogo di destinazione,
come dalla qualità della luce che la illuminerà.
Disegno
della vetrata
Il disegno ha un'importanza fondamentale in ogni manufatto. Ciò
è particolarmente vero nel caso di un pannello in vetro. Coloro
che hanno intenzione di usare la vetrata artistica come mezzo espressivo,
devono necessariamente partire da una completa comprensione del
mezzo, della sua caratteristica e dalle sue qualità. Prima d'iniziare
un disegno vanno fatte tre considerazioni:
1) La finalità della vetrata
2) I limiti decorativi e costruttivi dei materiali
3) Lo stile
Bozzetto
CARATTERISTICHE DEL BOZZETTO
DISEGNO
-
in scala
- su cartoncino o lucido
COLORE
-
smalti su lucido
- acquarelli o tempere su cartoncino
- resa verosimile delle cromie dei vetri
PIOMBI
-
rappresentati dall'impianto grafico
- variare il loro spessore a seconda della necessità
strutturale e di rappresentazione
Un bozzetto o un progetto in scala, tenendo conto della misura
finale della vetrata, può essere realizzato su acetato (chiamato
anche lumiére) o su carta opaca, a colori usando gli smalti o gli
acquarelli, cercando sfruttarne le sfumature per accennare agli
effetti delle cromie del vetro. Nel primo caso useremo gli smalti
trasparenti e un foglio di acetato o un altro film da appoggiare
su una superficie opaca o su un tavolo luminoso. Nel secondo useremo
acquerelli o tempere e matite colorate su cartoncino per eseguire
il disegno. Anche il cartoncino scuro dà buoni effetti con i colori
opachi specialmente per presentare progetti di vetrate bisecate.
Per prima cosa, completando la stesura del bozzetto, è buona abitudine
disegnare in scala le linee di piombo per dare una rappresentazione
accurata dell'opera finita. Soltanto così sarà possibile valutare
l'effetto che la scelta dei piombi avrà nell'insieme della composizione
e a questo punto della progettazione sarà possibile decidere l'uso
ottimale delle diverse larghezze dei listelli di piombo in ogni
parte del progetto. Tuttavia è spesso difficile visualizzare il
risultato finale. È solo con l'esperienza che s'impara a capire
il rapporto tra il tracciato dei fili di piombo ed i vari campi
cromatici della composizione senza averla vista compiuta. Soprattutto
le tessere più piccole rischiano di essere "inghiottite"
dal piombo circostante se questo avrà una larghezza eccessiva rispetto
alla loro dimensione. Al contrario, un listello sottile risulterà
inadeguato se usato per legare tessere di una dimensione più ragguardevole.
Se completando un disegno in scala non si considera la possibile
combinazione dei fili di piombo di diverse grandezze, si rischierà,
all'inizio del lavoro, di dimenticare l'importanza di questo elemento,
arrivando in fase esecutiva ad usare il piombo di una stessa larghezza,
riducendo la presenza dei trafilati alla loro pura funzione strutturale.
È importante ricordare le due funzioni fondamentali del piombo
nella vetrata:
una
funzione strutturale ed una estetica.
La
funzione tecnica è primaria in quanto permette al pannello
di realizzarsi e di assolvere al compito per il quale viene creato,
dopodichè si può elaborare l'aspetto estetico.
Significato
dei piombi
Ecco alcuni principi generali da seguire nello studio della applicazione
del piombo, tenendo sempre presente che le scelte variano a seconda
dei casi.
-Usare fili di piombo molto larghi (da 12 mm ecc.) con molta cautela
e discrezione nei pannelli di dimensione ridotta poiché la loro
presenza potrebbe risultare dominante.
-Variare le larghezze dei piombi impiegati, ove sia possibile,
per migliorare la descrizione dei dettagli. Come un pittore modula
l'ampiezza della sua pennellata a seconda dell'importanza che vuole
darle, così un vetratista sceglierà diverse larghezze tra i suoi
trafilati. È tuttavia necessario mantenere una certa misura in
questa scelta, limitando i forti contrasti di linee nelle immagini
e nei dettagli in cui occorre sottolineare uno sviluppo irregolare
del disegno.
Và inoltre considerata la lunghezza della linea. Un piombo
che percorre una certa lunghezza senza essere saldato a nessun altro
filo, se non alle sue estremità, avrà uno scarso valore strutturale.
Brevi e brevissimi segmenti di piombo, al contrario, anche se hanno
un forte valore strutturale, rischiano di rendere un'immagine
confusa e disordinata e d'intralciare le distinte percezioni
del vetro che profilano. La luce trasmessa dal vetro può far sembrare più sottile una linea di piombo. Questa
distorsione visiva è nota come "alone" ed avviene quando l'intensità
della luce è particolarmente forte, come, ad esempio , quando i
raggi solari colpiscono direttamente il vetro. Il risultato è che
la luce si diffonde oltre il perimetro della tessera vitrea, dando
ai fili di piombo circostanti un aspetto indistinto facendoli apparire
più sottili di quanto non siano in realtà. In questo caso, nel progettare
una vetrata si dovrà prevedere l'uso di fili di piombo leggermente
più larghi.
ASPETTI
STRUTTURALI, PERCETTIVI ED ESTETICI DEI PIOMBI
STRUTTURALI
-
linee collegate tra loro
- eccessiva lunghezza, senza l'intersezione di altri piombi,
scarso potere strutturale
- spessore in rapporto alla grandezza del pannello
PERCETTIVI
-
spessore in rapporto all'effetto "alone"
ESTETICI
-
variare il loro spessore a seconda della necessità di
rappresentazione dei dettatagli
Cartone
Il cartone è il disegno nella misura reale della vetrata
da realizzare, in cui si riporta il tracciato dei piombi. Tutte
le misure devono essere precise ed il foglio sarà perfettamente
squadrato. Il cartone viene preparato ingrandendo il bozzetto con
il procedimento della quadrettatura in scala. Vengono aggiunti i
particolari del disegno. A questo punto si tracciano sul cartone
le linee dei piombi, che determinano la forma secondo cui andranno
tagliati i vetri. Per avere le dimensioni esatte del pannello dobbiamo
ricordare di comprendere quattro misure:
1) la battuta, cioé lo spazio del telaio sul quale si appoggerà
la vetrata;
2) misura finita del pannello, cioé la misura complessiva
del pannello, poco inferiore alla battuta per permettere alla vetrata
un pò di gioco durante il montaggio;
3) misura del vetro ossia la dimensione del taglio del vetro,
cioé la misura del vetro meno lo spessore del piombo di contorno;
4) la luce, cioé la misura di ciò che resta visibile una
volta montato il pannello.
Tutte queste misure vanno riportate con precisione sul cartone.
Sul cartone si sovrappone un foglio lucido su cui verranno riportati
i segni centrali delle linee dei piombi, su questi lucidi è
possibile vedere la reale validità del disegno ed eventualmente
correggere errori di progettazione come pezzi troppo lunghi e sottili,
punte aguzze, curve difficili da realizzare nella fase del taglio
del il vetro. Le parti disegnate sul lucido vengono ripassate a
inchiostro e all'interno di ciascun pezzo vengono siglati il
numero, il colore dei vetri da usare ed altre eventuali annotazioni.
A questo punto partendo dai lucidi si realizzano le sagome o dime
per ogni singola tessera di vetro, se si decide di usare questa
tecnica per il taglio dei vetri.
Strutturalità
dell'impiombatura
La realizzazione del disegno deve avvenire nel rispetto dei principi
di costruzione della vetrata, cioé della necessità della linea continua
del piombo e della strutturalità dell'impiobatura. Bisogna infatti
evitare quelle composizioni che conferiscono al pannello fragilità
o eccessiva pesantezza, oppure che mettano l'esecutore nell'impossibilità
di eseguire i tagli del vetro.
Uso
dei moduli
La ripetizione di disegni modulari non solo esprime il principio
dell'economicità del lavoro ma anche quello dell'astrazione. Lavorando
con differenti combinazioni di linee e di forme, si possono formare
unità che, riunite, danno vita ad una unità di maggiore dimensione;
una combinazione di queste unità dà, a sua volta, una nuova unità
maggiore e così via. Il risultato è spesso sorprendente. Una serie
può nascere dalla ripetizione speculare di un disegno compiuto nel
caso di moduli quadrati, la serie di quattro può raddoppiare semplicemente
cambiando il modo di disporre la seconda accanto alla prima. Per
quanto complesso possa essere il disegno tracciato all'interno di
una figura quadrata è sufficiente che la zona perimetrale abbia
una regolare disposizione di punti di giunzione, per poter comporre
una serie di quattro moduli che esprima un senso di continuità.
Alcuni moduli possono dare un'idea tridimensionale accentuata dal
colore usato in tre toni differenti; chiaro, mezzotono, scuro.