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I
fattori che le determinano sono diversi e sono da ricondurre sia
a cause strutturali, cioè interne al sistema vetro-piombo
e a quello pannello-struttura muraria, sia a fenomeni esterni come
agenti atmosferici o atti di vandalismo. Da una prima osservazione
di un pannello può sembrare che le rotture delle tessere vitree
abbiano una disposizione casuale: una accurata ricerca può
rivelare che il maggior numero di rotture si trova in prossimità
delle saldature di stagno, in quanto per la loro rigidità e spessore
possono determinare la rottura della tessera sottostante. Talvolta
la non adeguata costruzione della vetrata, ossia il mancato rispetto
dei criteri di composizione, conferisce una scarsa solidità strutturale
al pannello, che può portare alla rottura dei vetri, come ad esempio
accade in pannelli di una certa grandezza disposti a fasce parallele.
Si
è osservato che nei pannelli cementati direttamente nella pietra
le strisce di vetro inserite nella muratura o quelle immediatamente
adiacenti presentano numerose fratture, dovute alla scarsa possibilità
del pannello di compiere le naturali dilatazioni.
L'inadeguatezza
dei telai o la collocazione del pannello direttamente nella scanalatura
della pietra, il cedimento dell'impianto dei piombi, dovuto a diversi
fattori come la dissaldatura delle giunzioni o la scarsa qualità
del materiale, spesso sono causa dello
spanciamento
della vetrata che porta come conseguenza alla rottura delle tessere
vitree.
Le tessere
di vetro con forme particolari presentano dei punti di fragilità
da cui possono partire delle fratture.
Le
rotture dei brani di vetro venivano piombati. La rimozione di questi
piombi "di rottura" è possibile facendo ricorso ad incollaggi con
resine
epossidiche o
siliconiche,
in modo tale da restituire al pannello l'impianto grafico originario.
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