Solo
recentemente il problema del restauro e della conservazione delle
vetrate è stato affrontato dal punto di vista critico e scientifico:
infatti questa tipologia di manufatti per lungo tempo è stata considerata
solo in funzione decorativa, relegandola nella generica categoria
delle "arti minori", sottoposta a periodiche riparazioni
e rinnovamenti.
Oggi, grazie alla raggiunta consapevolezza del valore storico-artistico
delle vetrate e alla diffusione delle ricerche internazionali sulle
metodologie di restauro, si sono raggiunte alcune procedure di intervento
conservativo che, pur costituendo una base di partenza per ulteriori
studi e per l'operare dei restauratori, lasciano aperti ancora numerosi
problemi.
Aspetti
architettonici e ambientali
La
vetrata è un'opera sostanziata di luce, inserita in un conteso
architettonico: l'ambiente costituisce un fattore determinante per
la sua conservazione e nel restauro; la conoscenza delle condizioni
statiche e climatiche dell'edificio di cui la vetrata fa parte è
necessaria nella fase preliminare al restauro, che deve tener conto
delle particolari condizioni ambientali di ciascuna vetrata.
Gli interventi per la "trasmissione al futuro" di una
vetrata si possono distinguere in due tipi: un intervento di manutenzione
ordinaria che limiti le cause di degrado ed assicuri, operando in
situ, la pulizia dei vetri, l'areazione e l'ancoraggio delle strutture
portanti e protettive; un intervento di restauro vero e proprio,
che ristabilisca per quanto possibile "l'unità potenziale"
della vetrata considerandola sia sotto l'aspetto funzionale che
artistico, intervenendo sui danni occorsi alle strutture, ai vetri
e alle grisaglie.
Manutenzione
Le
misure di manutenzione ordinaria dovrebbero essere previste già
in fase progettuale, come completamento delle operazioni di restauro:
se, ad esempio, si è progettata e messa in opera una controvetrata
di protezione contro gli agenti e gli inquinanti atmosferici, è
necessario controllarne l'efficienza mantenendo in funzione i meccanismi
di areazione e controllando l'escursione termica e la differenza
di temperatura tra interno ed esterno, per evitare la formazione
di condensa, possibile causa di principi di corrosione dei vetri.
Documentazione
scientifica
Si
è riconosciuta nel tempo l'importanza della documentazione
dello stato di conservazione dei manufatti propedeutica all'intervento
di restauro, realizzata tramite la fotogrammetria, la mappatura
su grafici e una campagna fotografica; gli stessi metodi vengono
adottati anche per documentare le fasi e i risultati del restauro,
segnalando su mappe tematiche le operazioni eseguite, secondo la
legenda convenzionale del Corpus Vitrearum Medii Aevi (C.V.M.A.).
Il restauro infatti passa da pratica artigianale basata su tradizione
di bottega, a disciplina scientifica, in merito anche alla redazione
di relazioni di restauro, in cui viene utilizzato un lessico tecnico
che descriva in modo rigoroso le procedure adottate.
Questi principi sono stati fissati nella "Carta di conservazione
della vetrata" stilata dal Comitato Internazionale del CVMA
ad Erfurt.
Diagnostica
È
ormai consolidato nella pratica di restauro il ricorso a controlli
fisici non distruttivi e analisi chimiche dei materiali costitutivi
delle vetrate e dei prodotti di restauro: le indagini scientifiche
contribuiscono alla pianificazione dell'intervento, mettendo in
relazione le conoscenze sui materiali con una corretta metodologia
d'intervento.
Importante è la corretta interpretazione dei dati, che necessita
di una collaborazione interdisciplinare tra esperti del settore
tecnico e storico-artistico, per non disperdere le informazioni
contenute in ogni singola analisi.
C.V.M.A.
Per
facilitare lo scambio di informazioni tra i restauratori operanti
sulle vetrate antiche, si è costituito tra i principali centri
di ricerca europei e statunitensi un organo internazionale, il Corpus
Vitrearum Medi Aevi (CVMA): creato nel 1952, promuove e sostiene
attività di studio e di ricerca per rendere le operazioni
di restauro e conservazione delle vetrate più efficaci, corretti
ed eseguiti nel pieno rispetto dell'opera originale. A tal fine
è stata redatta una "Carta di conservazione della vetrata",
che regolamenta la metodologia di restauro: la "Carta"
è una guida per gli interventi sulle vetrate dipinte, elaborata
da storici dell'arte, da scienziati e tecnici del vetro in base
ad un'ampia casistica di composizione dei materiali, condizioni
ambientali e tipologie di degrado.
Il restauro delle vetrate antiche é diventato, come nel caso
di ogni categoria di manufatti artistici, una disciplina autonoma
e rigorosa.