G
Ganghero.
Uno dei due pezzi che formano la cerniera delle imposte di usci
ed altri infissi.
Ganosis. Termine usato nelle
fonti antiche per indicare una patina di cera ed olio che si dava
sopra le statue per ravvivarne la delicata policromia e per conferire
una superficie lucida e calda.
Gargame. Scanalatura verticale
entro cui scorre ciascun lembo di una paratoia piana.
Gattello. Mensola di legno in
forma di prisma triangolare opportunamente sagomata per il sostegno
di strutture lignee.
Geison. Nome del cornicione
sporgente sul fregio, nella trabeazione dei templi antichi.
Gesso. Nome con cui si indica
il solfato di calcio anche nella forma di legante ottenuto dalla
cottura del composto biidrato. A seconda della temperatura di cottura
si ottiene gesso a pronta presa per stucchi e modelli (120.- 180
gradi), gesso da murare (200 - 250 gradi);gesso morto usato come
sottofondo per alcuni tipi di pavimentazioni (600 gradi); gesso
idraulico (800 - 1000 gradi). Come legante può essere impiegato
solo in ambienti coperti e perfettamente asciutti per cementare
pietre, laterizi, ferro ma non il legno. Mescolato con acqua e coloranti,
da solo o con legante idraulico, è anche impiegato per la tinteggiatura
d'interni e spesso per il trattamento delle superfici dette a buccia
d'arncio. Gesso e cemento: rapida presa e forte resistenza.
Getto. Indica il conglomerato
cementizio che si cola nelle apposite casseformi.
Ghimberna. Nome dato al frontispizio
gotico quando è fiancheggiato da due guglie, tanto se sia rettilineo
quanto se sia curvilineo. Il primo appartiene allo stile gotico
più antico e più severo, e perciò conviene assai più all'architettura
religiosa .
Ghirlanda. Vedi Festone.
Ginnasio.
Era anticamente il luogo dove si esercitavano gli atleti.
Girale. Motivo decorativo costituito
dalla raffigurazione di elementi vegetali che si svolgono a forma
di voluta.
Giunto. Discontinuità tra due elementi di una costruzione.
Giunto di dilatazione. Nelle
costruzioni di grande estensiomne sono i tagli costruttivi delle
strutture aventi lo scopo di consentire, sia pure parzialmente,
la dilatazione ed i ritiri indotti dalle variazioni tecniche.
Giunto murario. In opere in
muratura di pietra o di mattoni sono le superfici lungo le quali,
con interposizione di malta, sono a contatto i conci o i mattoni.
I giunti di malta sulla parte in vista possono essere: a vaso, a
gola, a toro sporgente.
Glifo. Vedi Triglifo.
Goccia, Gocciola. Ornamento
cilindrico od a tronco di cono o di piramide, posto sotto il gocciolatoio
dell'ordine dorico, e sotto il listello del triglifo.
Gocciolatoio. Parte di cornice
sporgente, e sotto intagliata, onde l'acqua sgoccioli non rimonti.
Si fa questa membratura più o meno aggettata, secondo la natura
degli ordini. Negli ordini architettonici è anche elemento ornamentale.
Gola. Doppia modanatura composta
di mezzo ovolo e di un guscio, posti l'uno sotto l'altro in modo
che il suo profilo è a un dipresso quello della lettera S. Si distingue
in Diritta e Rovescia.
Gotico, Stile. Architettura
ogivale. Denominazione dello stile dominante nei paesi settentrionali,
e trasfuso in Italia dal XIII al XVI secolo. Ne sono elementi caratteristici
l'elevatezza delle proporzioni, l'adozione dell'arco acuto anche
nelle volte, e singolarmente il sistema delle controspinte praticato
all'esterno cogli archi rampanti, e coi contrafforti molto sporgenti.
Questo stile originato in Francia, ebbe varie fasi nel lungo suo
periodo. Se ne distingnono tre: quella del gotico puro o primitivo,
più semplice, detto dagli Inglesi a lancetta, per le acuminatissime
figure delle finestre del XIII secolo; quella del gotico più ornato,
e perfezionato nel XIV secolo; e finalmente quella del gotico trasmodato
nelle decorazioni, detto fiammeggiante, del secolo XVI.
Gradetto. Vedi Anelli.
Graniglia. Tritume di pietra
formato da piccoli frammenti uniformi; in particolare impasto di
cemento con marmi triturati a imitazione del granito, è usato per
elementi di rifinitura (marmette di pavimento, davanzali, gradini,
etc.)
Granito. Roccia intrusiva cristallina
formata da quarzo, mica e feldspato, è usata come materiale da costruzione
per murature, rivestimenti etc. Per le sue ottime qualità meccaniche
e di resistenza agli agenti atmosferici.
Graffito. Sorta di pittura fatta con linee profonde,
incise con una punta di ferro sull'intonaco fresco e colorito in
oscuro. Questo metodo di decorazione, più semplice che il buon fresco,
ha ancora il grande vantaggio di resistere più a lungo alle ingiurie
del tempo, ed è un processo del tutto italiano dell'epoca del Risorgimento.
Grappa. Elemento metallico inserito in una struttura
muraria con accorgimenti atti ad assicurarne il rigido collegamento
con essa, e destinato ora a tenere uniti i singoli elementi della
struttura stessa, ora a sostenere oggetti appesi esternamente. È
un sistema antico che utilizza il piombo fuso come materiale di
tenuta nei fori.
Grate. Serie di aste incrociate atte a creare una chiusura
di sicurezza in vani aperti. Possono essere in legno di un essenza
dura, in ferro, ghisa e bronzo. In genere le parti perimetrali sono
fissate nella muratura.
Graticcio. Tipo di struttura
in travi di legno e muratura.
Grifone. Animale fantastico,
che ha la parte anterioredi un'aquila colle ali, e la parte posteriore
di leone, con quattro piedi. Esso veniva impiegato nell'ornamento
dell'architettura greca ed assira.
Gronda. Vedi Doccia.
Grondaia. Canale per la raccolta
delle acque piovane posto al margine inferiore delle falde di copertura.
La grondaia può essere in pietra, inserita nei conci del cornicione,
in metallo di diverse sezioni, tonda o ad "U". Nel restauro degli
edifici storici è sconsigliabile l'utilizzo di acciaio inox e lamiera
preverniciata, più corretto l'impiego di lattoneria in rame.
Guglia, Cuspide. Finimento
piramideggiante di varie parti dell'architettura gotica. Consta
essenzialmente di due parti: l'inferiore, detta corpo, e la piramidale
soprastante, detta gigante.
Guscio. Incavatura longitudinale
in forma di canale, della quale il profilo o la sezione è un quarto
di circolo.
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