O
Obelisco.
Pilastro monolitico, con base rettangolare che si restringe nella
parte superiore. Sono rinomati quelli dell'Egitto decorati di geroglifici.
Ocarelle. Elementi in ferro
o in bronzo destinati a fermare gli scuri o le persiane quando sono
spalancate. Sono anche chiamati fermaimposta.
Occhio, Oculo. Apertura
circolare od elittica, praticata in una parete o in una cupola.
-della voluta; è il centro o l'origine della voluta.
Odeon. Piccolo edificio presso
i Greci ed i Romani, a pianta rettangolare con colonne, dove avevano
luogo i concorsi di poesia e di musica.
Ogiva. Nervature o costoloni
di una volta a crociera gotica e poi termine usato per indicare
l'arco a sesto acuto.
Opistodomo. Termine usato per
indicare nel tempio greco l'ambiente costruito sul lato ovest somigliante
al pronao in base al principio di simmetria. Aperto all'esterno
era di rado comunicante con la cella e serviva come deposito delle
offerte votive o per custodire i tesori.
Opus. Termine usato per indicare
i diversi tipi di opere murarie come: o. alexandrinum, o. arenatum,
o. caementicium, o. incertum, o. interrasile, o. latericium, o.
mixtum, o. reticulatum, o. sectile.
Opus alexandrinum. Pavimentazione
a tasselli di marmo di due colori a base di mosaico.
Opus caementicium. Muro costituito
con una gettata di pozzolana (polveri vulcaniche) quale legante
di materiale incoerente, di sassi e frammenti di mattoni.
Opus incertum. Muro costituito
da due parametri esterni in blocchi di pietra squadrati e successivamente
in blocchetti di tufo piramidali squadarti alla meglio, contenenti
un nucleo centrale formato da un calcestruzzo a base di scaglie
di pietra.
Opus mixtum. Murature miste
di mattoni o tufo; in particolare l'opus mixtum è formato da strati
di opus reticulatum o di liste di mattoni.
Opus quadratum. Muro etrusco
in blocchi di tufo disposti a strati alternati uno per lungo ed
uno per largo (IV sec. A.C.).
Opus reticulatum. Perfezionamento
dell'opus incertum, ottenuto regolarizzando la faccia quadrangolare
dei prismi di tufo in modo che i lati risultino a quarantacinque
gradi rispetto al suolo, realizzando così un vero e proprio reticolato.
Opus signum. Pavimentazione
romana in coccio pesto usata per ambienti modesti.
Opus sectile. Pavimentazione
di marmi policromi a disegni geometrici.
Opus spicatum. Pavimentazione
di mattoni disposti per taglio a spina.
Opus
testaceum,
Latericium. Murature costituite esclusivamente da mattoni
cotti.
Orchestra. Nei teatri greci,
luogo ove stava il coro, nei romani, luogo dove i Senatori e le
Vestali assistevano alle rappresentazioni ; nei moderni, luogo dove
stanno i suonatori.
Ordine. Sistema architettonico,
disposizione proporzionata, che l'artefice dà alle parti dell'edificio.
Si contraddistingue dal tipo di colonna e di trabeazione, in: dorico,
ionico, corinzio, tuscanico.
Orecchione. Ripiegatura della
cornice di porte e finestre.
Ornamento. Nome particolare
di alcuni membri d'architettura, come foglie, fiori, cartocci, volùte,
ed altri.
Ortostata. Lastra o blocco di pietra squadrata disposto
nel senso della lunghezza del muro; in particolare gli o. posti
verticalmente formano lo zoccolo.
Ossatura. Lo scheletro di una
costruzione, come ad esempio gli archi diagonali, gli archi doppi,
o sporgenti, quelli della volta, e tutte le altre nervature.
Ottastilo. Disposizione di un
edificio con otto colonne. Il Partenone di Atene ed il Panteon di
Roma sono ottastili.
Ovolo. Vedi Echino.
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