P
Padiglione.
Costruzione quadrata, isolata o addossata all'avancorpo di un edificio,
interna ad un giardino o ad un'altra zona chiusa. -Tetto a padiglione,
od a quattro acque, è quello costruito generalmente su pianta rettangolare,
le falade del quale si riuniscono superiormente in uno o due punti;
e quindi sono o tutte triangolari, o due triangolari e due trapezie.
Pagòda. Tempio degli idoli Cinesi
o Indiani.
Palanca, Palancola. Grossa
tavola in frassino o abete, terminante in punta e protetta all'estremità
con un rinforzo di acciaio. Viene infissa in serie nel terreno per
la costruzione di opere murarie in presenza di acqua per formare
una parete continua che ne contrasti il passaggio. È usata anche
come ponteggio provvisorio per il passaggio di un corso d'acqua
o di una gora.
Palestra. Edificio spazioso, eretto per coloro che attendevano
agli esercizi ginnici.
Palificazione. Operazione che
consiste nel creare fori di diverse dimensioni ed inclinazioni nel
terreno, nelle quali inserire un'armatura in acciaio ed iniettare
cemento o altro materiale resistente. Le palificazioni sono essenzialmente
impiegate in restauro per creare un rinforzo alle fondazioni con
problemi statici.
Palma, Palmetta. Pianta
dattilifera, molto usata come motivo decorativo nei vari stili di
architettura.
Pancone. Asse di legno di notevole
spessore usato nelle costruzioni lignee (solai, ponti, sterramenti,
pluviali mobili etc.).
Paradiso. Nome che talvolta si dava al cortile ed al
portico precedente le chiese paleocristiane e romaniche, perchè
era ori- ginariamente piantato a giardino simboleggiante quello
terrestre dell'Eden, o perchè spesso nel secondo era dipinto l'Eden
ed il peccato di Adamo.
Paramento. Costruzione senza
rivestimento d'intonaco esterno, che si usa specialmente nelle costruzioni,
nelle quali le pareti vedute sono a soli mattoni. Si chiamano così
anche gli addobbi di una chiesa.
Parasta. Parte sporgente dal
vivo del muro un quarto od un quinto della sua larghezza, a differenza
della lesena ha funzione portante.
Pàtera. Vaso presso gli antichi,
destinato ai sacrifici, servendo od alle libagioni o per ricevere
il sangue delle vittime. Esse differiscono nella forma e nell'ornamento.
Si trovano spesso scolpite nelle mètope dei templi antichi, poiché
la loro forma si adatta assai bene allo spazio quadrato che le riceve.
Pedata. Larghezza, ossia la
parte orizzontale del gradino su cui posa il piede.
Peduccio, Mènsola. Piccola
base rettangolare membrettata, a forma di mensola o di capitello,
che serve a portare un busto od una piccola figura, come pure ad
impostare gli archi e le volte.
Pennacchi, Angoli Peducci.
Si dicono quelle parti della volta a vela che stanno sotto il tamburo,
e che servono a far passaggio dalla forma quadrata della crociera
di una chiesa alla forma poligonale o rotonda della cupola.
Peperino. Conglomerato vulcanico
costituito da una massa tufacea di colore grigiastro; è usato come
materiale di rivestimento ben lavorabile ma non molto durevole.
Percolazione. È la tecnica di
applicazione di un prodotto liquido, generalmente un consolidante,
ottenuta con un abbondante scorrimento dello stesso sulla superficie,
in modo che la porosità del materiale ne venga impregnata in profondità.
Normalmente si utilizza come tramite un impacco a base di pasta
di carta tenuto costantemente irrorato, o più semplicemente si mette
in opera con un pennello facendo scendere il prodotto per gravità.
Periptero. Tempio greco cinto
da ogni parte da un ordine di colonne isolate.
Peristilio. Cortile circondato
da colonne, costruito tanto all'esterno che nell'interno di un edificio.
Perle. Piccoli ornamenti sferici
o sferoidici, che uniti fra loro adornano i collarini, le costole
delle foglie od altro.
Perlinato. Tipo di rivestimento
formato da tavolette di legno (perline) unite con congiunzione a
maschio e femmina.
Perno. Pezzo di ferro fucinato,
acciaio, legno, metallo in genere o attualmente di vetroresina,
inserito in fori appositamente realizzati al fine di connettere
saldamente due o più pezzi tra loro. I materiali impiegati per intasare
i fori e permettere la tenuta sono malta di calce, piombo fuso,
resine di vario tipo. Attualmente è in corso una giusta reprimenda,
da parte degli organi di controllo, sull'abuso dei perni nel restauro
statico ed anche sulla discutibile prassi di togliere perni e grappe
antichi in ferro, anche se in buono stato di conservazione.
Perpendicolare (stile). È così
denominato lo stile tardo-gotico in Inghilterra, dal 1377 al 1509,
perchè in esso predomina la linea perpendicolare.
Persiana. Imposta di finestra
in legno, formata da un telaio munito di stecche trasversali inclinate
in modo da lasciar filtrare parzialmente la luce e da riparare dalla
pioggia battente. La persiana è anche chiamata gelosia.
Piano. Scomparto in cui è diviso
un edificio.
Piantone, Pilastrino. Dicesi
dei pilastrini nelle finestre dello stile gotico, o nelle porte
principali dello stesso stile, che servono a dividerle in due o
più parti.
Piattabanda. Sistema architravato
realizzato in mattoni o in pietra che funziona con il sistema dell'arco:
chiave di volta al centro e conci inclinati, che permettono però
una chiusura orizzontale del vano. Spesso è abbinata ad un arco
di scarico nella muratura superiore che assolve alle reali funzioni
statiche.
Picnostilo. Uno dei cinque modi
di distanziare le colonne, ed è quello nel quale l'intercolunnio
è una volta e mezza il diametro della colonna; tale è il tempio
di Giulio Cesare.
Piedestallo, Stilobate.
Parte rettangolare più alta che larga, la quale serve a portare
colonne, statue, vasi, ecc. Si divide in basamento, dado e cimàsa.
Piedritto, Spalla. Denominazione
generica delle strutture resistenti verticali, considerate in rapporto
a quelle orizzontali. P. di un ponte sono le spalle e le pile; di
una struttura a portale, le colonne; di un edificio in genere, le
mura; di una galleria, le sue pareti laterali. Le condizioni di
stabailità a cui i p. devono in genere soddisfare, sono quelle relative
alle sollecitazioni di compressione dovute a carico su di esse insistenze
e quelle relative al rovesciamento per effetto di spinte orizzontali
indotte sia dalle strutture sostenute, sia direttamente da altre
forze esterne.
Pietra di tramezzo. Nei muri
è detta quella pietra più lunga delle altre, tale da investire tutto
lo spesore del muro, collocata a intervalli regolari, con la funzione
di render il muro più consistente.
Pietra serena. Arenaria grigia-azzurrognola
tipiche delle colline fiesolane, formata da frammenti di quarzo,
silicati, saldati da cemento calcareo-argilloso. Ha scarsa resistenza
agli agenti atmosferici. Venne usata nel passato per elementi architettonici
contrastanti cromaticamente con pareti a intonaco bianco.
Pietrisco. Insieme di pezzetti
di pietra impiegati nella composizione del calcestruzzo, insieme
al bitume, per la pavimentazione stradale.
Pignatta. Mattone forato usato
nella costruzione di solai misti in cemento armato e laterizi o
di voltine con intradosso piano.
Pilastrata. Ordine di pilastri.
Pilastrino. Diminutivo di pilastro.
Pilastro. Elemento architettonico
verticale, a base rettangolare o poligonale, con la funzione di
sostegno per archi, volte, architravi. I principali tipi di pilastro
sono il pilastro cruciforme proprio dello stile romanico, il pilastro
a fasce o polistilo usato nello stile gotico formato da più colonne
riunite.
Pilone. Pilastro smussato agli
angoli, e talvolta rotondo, molto usato nello stile gotico. Nome
dato alle porte colossali dei templi egizii.
Pinnacolo. Piccolo obelisco
a forma di campanile, che fiancheggia i frontoni di stile gotico,
e che serve di finimento a baldacchini, a tabernacoli, alle edicole,
ai contrafforti, ed a simili costruzioni.
Piramide. Monumento sepolcrale
dell'architettura egizia.
Piolatura. Inserimento di barre
o perni all'interno di travi in legno o nella muratura, al fine
di creare collaborazione statica fra una struttura originale ed
una di rinforzo abbinata. Generalmente i "pioli" sono collegati
a reti metalliche o a barre trasversali.
Piombatura. Termine impiegato in cantiere per indicare
la messa a piombo di una struttura o di un elemento. Per eseguire
l'operazione viene adoperato il filo a piombo, traguardando con
un occhio solo il filo e una linea verticale da aggiustare in base
al riferimento dato dal filo a piombo stesso.
Pisè. Impasto di terra argillosa
battuta e modellata al suo posto. È usata nell'edilizia popolare.
Plinto. Zoccolo o dado di forma
quadrangolare, sul quale posa la colonna od il piedistallo.
Plùteo. Balaustra in marmo,
legno od in bronzo traforato a figure regolari e geometriche, che
divide varie zone di una chiesa, in particolare il presbiterio e
la cantoria.
Pluviale. Tubatura verticale
di convogliamento delle acque piovane ricevute dalla gronda verso
gli scarichi a terra, è chiamato anche discesa.
Porfido. Roccia vulcanica vetrosa.
È usato per l'ottima resistenza all'usura, sotto forma di cubetti
per pavimentazioni stradali.
Portico. Edificio aperto, con
colonne ed arcate, per passeggio, o per disimpegno di appartamenti.
Pozzolana. Roccia vulcanica tufacea, viene impastata con acqua e
calce e dà malte prevalentemente idrauliche. Resiste bene all'azione
dissolutrice delle acque marine.
Presbiterio. Le chiese antiche
si componevano di due parti: il quadrilatero o quadrilungo verso
l'ingresso, destinato al popolo; il presbitero o santuario per i
ministri del culto. Il presbiterio è perciò lo spazio attorno all'altare
destinato al clero. Il coro faceva parte di questo. Nelle chiese
grandiose, spesso una nave trasversale, detta transetto, stava tra
il quadrilungo ed il santuario.
Prismatiche (modanature). Modanature
a forma di prismi usate negli archivolti, specialmente nello stile
romanico. Queste modanature caratterizzano più specialmente lo stile
fiammeggiante sul finire del secolo XV, ed in principio del XVI.
Profilo. Linea che rappresenta
in alzata il contorno di una sèzione, di una membratura di architettura
od altra, prodotta da un piano verticale.
Pronào. Nell'arte greca atrio
dinanzi all'ingresso dei templi - antistante il naos -, sostenuto
da colonne.
Proporzione. Nei concetti architettonici,
la proporzione è il giusto rapporto delle parti col tutto, ma regolato
o da un'educazione artistica, ovvero più particolarmente dall'applicazione
di sistemi geometrici. Come ad esempio nell'arte greca il modulo
per l'architettura, il canone per la scultura, la sezione aurea
per la pittura.
Prospettiva. Tecnica che insegna
a disegnare ed a rappresentare gli oggetti secondo la differenza
che loro apportano la lontananza e la posizione così riguardo alla
figura ed alla forma come riguardo al colore. Si hanno due sorta
di prospettive: assonometrica e centrale.
Prospetto. Disegno architettonico
dell'esterno di un edificio.
Prostilo. Portico od ingresso
ornato con colonne. Tempio avente colonne sulla faccia anteriore
d'ingresso: tali sono i templi di Giove e del Fauno in Roma.
|
Pròtiro.
Nella casa romana è il vestibolo d'ingresso. Nell'architettura romanica
è un piccolo atrio quadrato addobbato all'ingresso delle chiese, e poggiante
sul davanti su due sole colonne o pilastri.
Provini. Saggi di esecuzione diversi
e comparabili per determinare le scelte operative finali.
Pseudoarco. Di forma uguale o simile
all'arco, ma con comporatmento statico corrispondente al trilite (assenza
di spinte orizzontali).
Pseudocupola. Struttura primitiva
formata da anelli di lastre o di blocchi, che si sovrappongono sporgendo
progressivamente in modo da formare una copertura a forma di cupola sostenuta
per gravità e non per mutuo comntrasto.
Pseudodiptero. Falso diptero. Tempio nel quale la esterna
disposizione era tale che coservando lo spazio necessario per due ordini
di colonne, ne veniva soppresso uno.
Pseudoperiptero. Falso periptero.
Tempio che invece di avere un ordine di colonne tutto all'intorno, le
aveva incastrate nei muri della cella. Il tempio di Giove Olimpico, ad
Agrigento in Sicilia, è pseudo-periptero.
Pseudovolta. Copertura a forma di
volta, ottenuta non mediante cunei sostenuti per spinta, ma attraverso
la progressiva sporgenza di conci sovrapposti, la cui stabilità è assicurata
dalla gravità.
Pulpito, Pergamo. Cattedra.
Nelle chiese cristiane è una struttura isolata o addossata a una colonna,
di forma poligonale da cui parla il predicatore, solitamente posta nella
navata centrale, fuori dal presbiterio.
Pulitura. La pulitura consiste nella
rimozione dei depositi non originali accumulatisi su di una superficie,
senza per questo togliere la patina assunta col tempo dal manufatto.
|
Pulvino.
È il cordone che cinge il cartoccio della volùta del capitello d'ordine
ionico. Dicesi anche per imposta. Nell'architettura bizantina elemento
della colonna posto tra il capitello e l'imposta dell'arco, a forma
di piramide tronca rovesciata, decorato con motivi fitoformi o d'animali.
Puntale. Elemento di puntellatura
verticale localizzata, costituito da una trave o palo in legno,
oppure da tubi regolabili in altezza muniti di vitone per esercitare
una pressione. Per la stessa funzione può essere utilizzato il cristo.
Puntello. Elemento di appoggio
o di sostegno di un opera muraria o in cemento armato, generalmente
a carattere provvisorio.
Puntoni. Travi sottoposte esclusivamente
a pressione.
Puteale. Parapetto circolare
o poligonale di un pozzo.
Putrella. Profilato metallico
con sezione trasversale sagomata a doppia T.
|